Quindi la BCE ha il compito di decidere la quantità di
denaro che viene emessa (la classica politica monetaria), non di emetterne di
nuovo. Nella BCE si raccolgono i governatori delle BC (banche centrali) per
fare politica monetaria. Saranno poi le
singole BC ad emettere quote di denaro prestabilite, solo dopo il
consenso della BCE. Queste quote vengono poi depositate nelle riserve delle
banche private commerciali (Unicredit, Intesa San Paolo, eccetera, che hanno
tutte una riserva nella BC) con un bassissimo tasso di interesse. Questo
significa due cose: le banche ricevono nuova liquidità dalle BC in prestito a
bassissimo tasso di interesse; chiunque, anche gli stati, se vogliano avere
denaro lo devono chiedere a prestito. E’ questa la ragione della crisi
economica europea: per ripagare i debiti che gli stati europei hanno contratto
nel tempo, devono applicare manovre di austerità che sono sempre recessive.
L’austerità infatti prevede tagli di stipendi e posti di lavoro porta
inevitabilmente ad un calo di domanda; il calo dei consumi è deleterio per le
imprese che vendono di meno; le imprese più piccole scompaiono e muoiono
soffocate dalla concorrenza cinese, dalle troppe tasse e dall’effettivo deficit
di domanda. Quando le imprese chiudono aumentano i disoccupati e quindi
aumentano le persone che possono permettersi molto poco; questo provoca un
ulteriore calo dei consumi e l’economia sprofonda in un circolo vizioso da cui non
può uscire se non abbandonando le stesse politiche di austerità. La differenza
tra la situazione dei paesi prima dell’introduzione dell’euro e la situazione
di oggi degli stessi paesi, è che prima
i paesi potevano decidere di stampare da sé e per sé stessi il denaro, mentre
ora devono emettere titoli di stato per prendere a prestito il denaro che
necessita loro. Il problema è che questa nuova valuta non è emessa dagli stati
membri dell'unione. L'euro è emesso dalla BCE ma non è di nessuno; gli stati lo
possono solo usare prendendolo a prestito. Da quanto già detto nell’articolo
“deficit di bilancio”, uno stato in a moneta sovrana in deficit è l’unico che
possa arricchisce la sua popolazione. Ne segue che la socialdemocrazia è
impossibile senza il completo controllo sull’emissione valutaria. Senza la sua
moneta una socialdemocrazia muore e lo stato torna quell’entità settecentesca
costretta al pareggio di bilancio e alla alta tassazione della popolazione che
impoverita non può crescere.
Gli stati dell’UE infatti non hanno una Banca Centrale che
possa coprire senza limiti il valore di quei titoli, così ne comprano pochi e
gli stati sono costretti ad aumentare il tasso di interesse sempre nella
speranza che qualcuno li voglia. Questo è il motivo per cui il Giappone che ha
un rapporto debito/Pil del 200% (ciò significa che il debito è il doppio di
quello che lo stato produce) e l’America con 14 trilioni di debito di
obbligazioni, hanno interessi sui titoli compresi tra l’1% e il 2%. Il fatto
che l’America sia stata declassata da un’agenzia di rating (agenzia che valuta
la sicurezza dei prodotti finanziari) non significa che l’America sia
effettivamente a rischio di insolvenza. L’agenzia in questione infatti, la
Standard & Poor' s, dava una tripla A(massima sicurezza) ai mutui sub-prime
che le banche davano ai cassaintegrati! La sua credibilità è pari a zero. Le
banche conferivano mutui a persone che non avevano le credenziali adatte per
ottenerne uno, perciò risultavano ad alto rischio di insolvenza. Nonostante ciò
le agenzie di rating davano una tripla A ai mutui sub-prime, prodotti
finanziari il cui valore dipendeva direttamente da questi mutui.
Gli stati possono ottenere nuovo denaro soltanto prendendolo
a prestito dalle BC, le quali sono sotto la giurisdizione della BCE. Tuttavia
la BCE per statuto, ha l'obiettivo di mantenere la stabilità dei prezzi, e l
BCE essendo figlia di economisti neoclassici che condividano i dogmi di Milton
Friedman secondo cui una qualsiasi iniezione di liquidità nella società causerà
immediata inflazione esponenziale, non immette liquidità nel mercato. Invece
questa operazione è essenziale per risollevare economie oppresse da situazione
di deflazione (= molti prodotti in circolo, poco denaro per acquistarli). Se
uno stato europeo emette titoli di stato lo fa per cercare di racimolare
qualche spicciolo da spendere. La BCE però non vuole che si immetta liquidità
nel mercato e sa che se comprerà dei titoli di stato otterrà proprio questo
effetto. Pertanto la BCE compra pochissimi titoli di stato dei paesi membri, e
questi sono così costretti, per continuare a pagare salari e stipendi e
pensioni, a chiedere a prestito gli euro necessari ai mercati dei capitali che
richiedono però come vediamo ogni giorno tassi da strozzini. I mercati finanziari
sono le istituzioni finanziarie, i fondi pensione, le assicurazioni, banche,
fondi sovrani stranieri, governi stranieri, i fondi speculativi r persino
individui. Che vantaggio ne traggono questi enti? Essi decideranno (a livello
aggregato) i tassi d’interesse, a loro vantaggio. Il mercato dei capitali sa
perfettamente che i paesi dell’ Eurozona non possono battere moneta da sé,
infatti i tassi che quest’ ultimo applica sono assai elevati. Ma se tutto il
nuovo denaro che ci serve lo dobbiamo chiedere in prestito con dei tassi di
interesse, avremo un debito non solo enorme, ma perennemente crescente.
Estinguere il debito dei paesi dell’euro significa: ridare più di tutto il
nostro PIL, ovvero di tutta la nostra ricchezza! E pensare che questo debito
oltretutto è per oltre 1800 miliardi dovuto esclusivamente a tassi di interesse.
Ma se restituiamo quei famosi 30.000€ pro-capite alle banche ciò causerebbe una recessione del
paese spaventosa. Inoltre, anche se riuscissimo a ripagare il debito, per non
averne più, lo stato non dovrebbe più chiedere denaro in prestito. Ma se non ne
chiede in prestito e non se lo può creare, è costretto al pareggio di bilancio
ogni anno, quindi è condannato a non crescere, perché non ha nuovo denaro da
investire per lo sviluppo. Solo la BCE può creare il denaro legale in Europa.
Ma i paesi europei se ne adottano del nuovo significa che lo
hanno chiesto in prestito. Non c’è soluzione nel sistema monetario europeo: o
per svilupparti ti indebiti fino al default, o per ripagare il debito diventi
uno stato ottocentesco.
Voi mi direte, va bene la BCE è indipendente dal controllo
degli stati ma comunque i suoi governatori sono scelti dagli stati. E' vero ma
è vero anche che l'euro resta non di proprietà degli stati, e che gli stati per
prenderlo a prestito e per pagare gli interessi (in Italia 80 miliardi l'anno,
due volte la spesa per lo stato sociale), applicano le distruttive misure di
austerità. In un qualsiasi momento si potrebbe decidere di ridare la sovranità
monetaria se non ai singoli stati, almeno all’Unione, ma il punto è che manca
la volontà perché l’Unione Europea è stata costruita proprio per questo: essere
una potenza nell’export in grado di competere con i mercati asiatici. Il
socialismo e tutte le sue propaggini politiche che mettevano in discussione il
potere delle elite economiche neomercantiliste in favore del popolo dovevano
essere distrutte per sempre. Quando la gente è povera, con poche speranze e
aspettative per l’avvenire (le conseguenze delle austerità), è pronta ad
offrirsi per poche centinaia di euro al mese al primo che gliene offre.
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